Serie A: Milan-Lazio: caos arbitrale e gli errori decisivi del VAR

Il recente match tra Milan e Lazio ha lasciato strascichi polemici, concentrandosi sulle decisioni arbitrali che hanno infiammato il finale della partita. L'arbitro Collulu, alla sua prima vera e propria esperienza in un big match, aveva diretto piuttosto bene fino agli episodi contestati.

Analizzando i primi momenti di tensione, il Milan ha protestato per un fallo di Romagnoli su Saelemaekers al limite dell'area, ma a giudizio del commentatore, il cartellino giallo mostrato era la decisione corretta, non essendoci gli estremi per un DOGSO o un fallo grave di gioco. Successivamente, un curioso episodio ha visto Castellanos perdere uno scarpino e giocare per quasi un minuto senza, scatenando ulteriori proteste milaniste. Nel finale, un intervento duro di Romagnoli su Lazzari è stato giudicato giustamente non meritevole di un secondo giallo. Infine, la Lazio ha chiesto un fallo di mano in area di Gabbia, ma anche qui la posizione del braccio è stata ritenuta congrua e naturale, lasciando proseguire il gioco.

Il vero caos si è scatenato nel recupero del secondo tempo. Dopo un tiro di Romagnoli, il pallone ha impattato il gomito sinistro di Pavlovic. Inizialmente, Collulu ha lasciato proseguire, ma è stato richiamato al VAR da Di Paolo. A quel punto, una parapiglia tra le panchine ha impedito all'arbitro di procedere subito con il check al monitor, culminando con l'espulsione di Allegri, che si è levato la giacca in segno di protesta.

La review al VAR ha stabilito che il braccio di Pavlovic era fuori sagoma e quindi punibile. Tuttavia, lo stesso annuncio ha rivelato l'esistenza di un precedente fallo di Marusic su Pavlovic. A parere del commentatore, ci sono stati ben due errori: il tocco di mano di Pavlovic non era un fallo punibile, in quanto il serbo era in marcatura e in un corpo a corpo naturale non va a cercare il pallone con il braccio. Inoltre, non c'è stata alcuna trattenuta o spinta fallosa di Marusic, rendendo il contrasto regolare. Una situazione relativamente semplice è stata quindi resa inutilmente complicata da una review giudicata errata.